La nascita di nuovo pianeta

L’ESO ha osservato per la prima volta la formazione di un nuovo pianeta. Una scoperta importante che confermerebbe l’attuale teoria di formazione planetaria

Una delle cose ancora più difficili da capire per gli astrofisici è come si formano i pianeti. Negli anni sono stati studiati attentamente tutti i pianeti del nostro sistema solare, dalla nostra Terra fino a Nettuno. Nonostante non sia più considerato un vero pianeta abbiamo anche osservato il lontano Plutone, ma non è certo tutto qui. Dal 1995, anno della prima osservazione di un pianeta esterno al nostro sistema solare, ne sono stati scoperti migliaia. Al contrario delle stelle, non siamo però mai riusciti ad osservare un pianeta durante la sua formazione: fino ad oggi.

E’ stato appena pubblicato uno studio su Astronomy & Astrophysics basato su alcune osservazione del VLT (Very Large Telescope) dell’ESO (European Southern Observatory). In questa ricerca viene spiegata l’osservazione di un denso disco di polvere e gas intorno alla stella AB Aurigae. In questa zona gli astronomi hanno individuato il luogo in cui si starebbe formano un pianeta.

Gli astronomi sanno da tempo che i pianeti si formano tramite l’addensarsi di polveri e gas presenti nei sistemi stellari molto “giovani”. Questa osservazione, potrà però essere una conferma sperimentale importantissima. “Migliaia di esopianeti sono stati identificati finora, ma non si sa ancora molto sul loro processo di formazione. Dobbiamo osservare sistemi molto giovani per catturare davvero il momento in cui i pianeti si formano.” Queste le parole di Anthony Boccaletti, dell’Osservatorio di Parigi e alla guida dello studio appena pubblicato.

Le immagini di AB Aurigae.

Nelle nuove immagini pubblicate in questo ultimo studio è possibile vedere il punto esatto in cui sembra si stia formano il pianeta. Al centro dell’immagine seguente è presente la stella AB Aurigae, distante 520 anni luce da noi. La spirale gialla sulla sinistra rappresenta la scia di gas e polvere che il neonato pianeta trascina con se. Un po’ come fa un motoscafo quando crea la sua scia di onde e schiuma al suo passaggio. Questa scia prende la forma di un braccio di spirale mentre “segue” il pianeta nella sua orbita. Nel punto in cui la spirale si ricongiunge all’anello di gas e polveri gialle si trova il pianeta in formazione.

E’ stato calcolato che questo nuovo pianeta si trovi ad una distanza dalla sua stella pari a circa quella di Nettuno dal Sole. Il sistema AB Aurigae era già stato osservato anni fa con ALMA (tacama Large Millimeter/submillimeter Array) e aveva fornito indizi interessanti. Proprio per questo motivo si è creato un team internazionale di scienziati che con VLT ha ripreso le osservazioni di questo sistema stellare.

“Il ‘nodo’ [Il punto in cui si forma il pianeta ndr. ] è previsto secondo alcuni modelli teorici di formazione dei pianeti“, afferma la coautrice dello studio Anne Dutrey. “Corrisponde alla connessione di due spirali – una che si avvolge verso l’interno dell’orbita del pianeta, l’altra che si espande verso l’esterno – che si uniscono proprio alla posizione del pianeta. Consentono al gas e alla polvere del disco di accumularsi sul pianeta in formazione e farlo crescere.“

Fonte: astrospace.it