E’ la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, dopo Rigel e mediamente la decima più brillante del cielo notturno vista ad occhio nudo, data la sua magnitudine apparente fissata sul valore medio di +0,58, uno dei vertici dell’asterismo del Triangolo invernale, assieme a Sirio e Procione.
Betelgeuse è una supergigante rossa di classe spettrale M1-2 Iab, ovvero una stella in una fase già piuttosto avanzata della sua evoluzione, che mostra episodi di variabilità dovuti a pulsazioni quasi regolari dell’astro con un periodo tra i 2070 e i 2355 giorni.
La sua distanza dalla Terra era stimata sino a pochi anni fa sui 427 anni luce, ma recenti ri-misurazioni della parallasse hanno suggerito un valore maggiore, pari a circa 600-640 a.l.; sulla base di questo nuovo valore è stato necessario aggiornare buona parte dei suoi parametri stellari, in particolare il raggio. Il diametro angolare misurato dalla Terra suggerisce, da questa distanza, che Betelgeuse sia una stella di dimensioni colossali, addirittura una tra le più grandi conosciute: il suo raggio misurerebbe in media 4,6 UA, pari a circa 1000-1050 volte il raggio solare.
Data la grande superficie radiante, Betelgeuse possiede anche una forte luminosità, oltre 135 000 volte quella della nostra stella, che la rende anche una tra le stelle più luminose in assoluto. Tuttavia questa luminosità non è imputabile esclusivamente alla vasta superficie; per questa ragione gli astronomi propendono a ritenere che la stella possieda una massa elevata, pari a 15-20 volte quella del Sole. Pertanto è possibile che la stella concluderà la sua esistenza esplodendo in una supernova.
Alcune indagini condotte nella seconda metà degli anni ottanta suggerivano l’eventualità che Betelgeuse fosse un sistema multiplo, costituito almeno da tre componenti; però successive osservazioni non hanno confermato quest’ipotesi.
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